No alla violenza negli stadi

martedì 13 maggio 2008

I cento passi

Cento sono i passi che occorre fare, nella piccola Cinisi, per colmare la distanza tra la casa degli Impastato e quella del superboss mafioso Tano Badalamenti.
Distanza che Peppino Impastato,figlio di un boss della zona,almeno ideologicamente,non compirà mai.

Per chi non lo conoscesse:Peppino Impastato.
Qui anche qualche sua poesia.

Il film I Cento Passi di M.T.Giordana è il film sulla vita e la storia di Peppino.
Non il solito film sulla mafia,
piuttosto un film sull’energia, sulla voglia di costruire, sull’immaginazione e la felicità di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo nell’illusione di cambiarlo.cosi ama definirlo il regista.
Ed è forse proprio questo che affascina,a differenza di altri.
Impossibile non rimanere colpiti positivamente dalla forza di un ragazzo che insieme a pochi amici,con pochi fondi,in una città ,in una famiglia,intrisa di mafia riesce a trovare la forza di dire NO e di sbeffeggiarla con l'ironia,grazie alla ormai celebre radio AUT.
Tano Seduto,Viso Pallido,La mafia è una montagana di merda le citazioni più note.
Un eroe lui,(alla pari di Placido Rizzotto,molte le similitudini),un vero e proprio esempio,soprattutto per la mia generazione.
Un piccolo capolavoro il film,che consiglio davvero a tutti.

Qui gli spezzoni più significativi:
La scena dei Cento Passi:

Qui invece,il discorso dell'amico fraterno dopo la sua morte.
Morte purtroppo oscurata dal contemporaneo ritrovamento di Aldo Moro,e inizialmente fatta passare per suicidio.Era il 9 maggio 1978.
Forse la scena più ricca di significato.
La mafia siamo noi:


Toccante ed emozionante corteo finale dietro la sua bara,sulle note di
A whiter shade of Pale:


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