23 vigili in manette.Oltre a 11 imprenditori,e tre impiegati comunali.
Un totale di 37 arresti.
Un vero shock per la città di Giugliano.
Vigili urbani che applicavano un vero e proprio tariffario per chiudere un occhio sugli abusi edilizi: dai 500 ai 2.500 euro, a seconda delle dimensioni dell’edificio realizzato illegalmente. I soldi poi andavano a costituire una "cassa comune" tra gli agenti.
Questo è quello che emerge.Un gran bello scenario.
Il blitz è scattato all'alba di stamattina con il dispiegamento di circa 200 esponenti delle forze armate.
Si è partiti con perquisizioni nelle case e negli uffici delle persone indagate.
Tra i reati,oltre a quelli,diciamo "prevedibili", di falso in atto pubblico,concussione associazione a delinquere e corruzione,spuntano persino quelli di richieste sessuali per coprire gli abusi edilizi.
L'inchiesta si arrichisce quindi di nuovi particolari.
Anzi - dichiara il procuratore aggiunto Cafiero de Raho -è proprio questa denuncia ad aver fatto partire le indagini.
Indagini che,dopo un anno di lavoro,hanno portato a questo vero e proprio sconquasso nella casa comunale di Corso Campano.
Sono una settantina complessivamente gli indagati nell’ambito dell’inchiesta. Tra i vigili urbani arrestati vi sono quattro capitani e numerosi sovrintendenti. Gli imprenditori edili coinvolti avrebbero avuto - secondo quanto si è appreso - contatti con i fratelli Francesco e Giuseppe Mallardo, esponenti di spicco della criminalità locale. Al centro delle indagini, che sono state condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Giugliano e coordinate dal pm della Procura di Napoli Paolo Itri, vi sarebbero demolizioni e confische di costruzioni abusive,concentrate maggiormente nelle zone periferiche di Lago Patria e Varcaturo.
Sembra proprio che la Polizia municipale monitorasse per bene la zona,ma non per prevenirne eventuali abusi,quanto per arricchire la propria "cassa comune".
Per i magistrati,purtroppo,le decine di espisodi provati,non sono altro che la punta dell' iceberg delle tangenti pagate a Giugliano.
La riflessione,nasce dall'enorme numero di vigili implicati.Un corpo quasi dimezzato ora,a Giugliano.Possibile mai una categoria intera corrotta?
A me viene più facile pensare,che in certe occasioni,per il ruolo occupato,si è quasi costretti a "far parte del gioco".
Certo,come in tutti gli ambienti,ci sarà sempre chi faceva di tutto per salire sulla giostra,ma,voglio sperare,che per molti sia stata una forzatura...
Di certo non si aspetterebbe una tale resa da parte di una forza di polizia,dinanzi alla criminalità.
E questo mi porta ad un ulteriore riflessione.Proprio sulla figura del vigile.
Siamo sicuri che possa essere considerata una figura tale da poter affrontare la criminalità,piccola o grande che sia,per come è concepita,per come è preparata la propria figura?
Purtroppo,dietro le costruzioni,molto spesso,la mano della criminalità è forte.
Non sarebbe forse meglio che si dedicassero solo alla viabilità,visto che alcuni nemmeno sono armati?
E per tutte le questioni che riguardano altre sfere,non sarebbe meglio delegarle a forze armate vere e proprie?
Non so altrove,ma almeno dalle mie parti,non ho mai visto la figura del vigile come una figura davvero autoritaria.Il massimo dell'autorità è quella di far spostare una macchina parcheggiata male.
Mi sa che quindi tutto nasce proprio da questo stato di impotenza dinnanzi a cose più grandi di loro.
Posso anche sbagliarmi,ma credo che 23 vigili siano troppi per considerarla solo una cattiva abitudine diffusa.
Ovviamente,ognuno accetta i rischi del proprio mestiere,e chi ha sbagliato paghi.
La mia era una riflessione più generale per il futuro.
Il futuro più immediato invece mi dice che domani potrò finalmente parcheggiare tranquillamente in doppia fila.
No alla violenza negli stadi
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